Energia e sostenibilità

Cartiere green, e impianti alimentati con bio-carburanti: i progetti di Burgo Group per una progressiva decarbonizzazione

In un'intervista rilasciata a Daniela Polizzi per L'Economia del Corriere della Sera, Ignazio Capuano - CEO di Burgo Group - delinea la strategia del Gruppo in materia di approvvigionamento energetico e transizione ecologica degli stabilimenti.

Ignazio Capuano, CEO Burgo Group

Quella della carta è un'industria energivora e uno dei settori che, allo stato attuale, maggiormente fa ricorso al gas. In uno scenario in cui è sempre più importante ridurre la propria dipendenza dal gas e dai combustibili fossili, Burgo Group può avvalersi di una strategia che già da tempo si è mossa nella direzione della neutralità carbonica e della diversificazione delle fonti energetiche.

L'amministratore delegato di Burgo Group - Ignazio Capuano - ha illustrato alcuni dei punti salienti di questa strategia in un'intervista pubblicata sul settimanale L'Economia del Corriere della Sera, in edicola il 29 agosto 2022.

Uno stabilimento carbon neutral

“Stiamo realizzando una fabbrica green, che sarà carbon neutral entro tre o quattro anni e autosufficiente dal punto di vista energetico. Non utilizzerà più combustibili fossili. Non brucerà più gas, produrrà energia termica dalla lavorazione della cellulosa e, con un nuovo parco fotovoltaico da dodici megawatt, non acquisterà più energia elettrica, anche grazie all'utilizzo di biomasse dal legno.”

Lo stabilimento individuato come pilota in questa transizione green è quello di Burgo Ardennes in Belgio, nel quale - in una logica di integrazione - operano due unità produttive, una dedicata alla cellulosa e l'altra alla produzione di carta senza legno, “ma - sottolinea Capuano - il Gruppo lavora alla riduzione dell'uso del gas e conseguente emissione di CO2 in tutte le cartiere”.

Impianti fotovoltaici e di cogenerazione

In questa strategia si integrano altri interventi di innovazione tecnologica, alcuni già in cantiere e altri a più lungo termine.

In corso sono - ad esempio - la realizzazione di altri impianti fotovoltaici per un totale di 40 megawatt nonché il progetto di rinnovamento della centrale di cogenerazione dello stabilimento di Tolmezzo, che permette la produzione combinata di energia elettrica e di energia termica utilizzando la stessa energia primaria, con l'obiettivo di ottenere un significativo risparmio energetico, con conseguenti contenimento dei costi per l'energia e riduzione dell'inquinamento atmosferico e termico.

Impianti biofuel e a idrogeno

A più lungo termine, il Gruppo si propone di alimentare le proprie unità produttive con combustibili eco-compatibili per emanciparsi dall'uso del gas.

“Le nostre macchine possono essere alimentate con biofuel e più avanti con l'idrogeno. Le turbine sono già pronte. Aspettiamo i bandi del PNRR per la produzione di idrogeno, perché deve diventare competitivo per essere utilizzabile e occorre creare economia di scala”.

La sostenibilità della carta

Infine, è importante sottolineare come il contributo che l'industria della carta può offrire alla causa della neutralità carbonica, e in generale alla causa della sostenibilità, non deriva solo dalla riduzione dell'impatto della fase produttiva. La carta, infatti, può offrire un contributo positivo in quanto materiale alternativo alle plastiche di derivazione fossile, in particolare attraverso le nuove carte (a base di fibre naturali e riciclabili) destinate all'imballaggio e al confezionamento dei prodotti che possono sostituire l'uso della plastica anche per l'industria alimentare.

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