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Mosaico Specialty Papers: in continua evoluzione

Un focus con Lorenzo Marzotto, CEO di Mosaico Specialty Papers, per approfondire le caratteristiche distintive di questi prodotti, del ruolo del dipartimento di Ricerca e Sviluppo, della sostenibilità, dell'economia circolare e molto altro.

Mosaico nasce e si sviluppa per seguire e soddisfare l'esigenza di mercato. Le carte speciali sono delle nuove famiglie pensate soprattutto per l'imballaggio alimentare, da shopping bags a etichette. Mosaico offre anche delle carte modellate su esigenze specifiche, come la Flame Board per la metropolitana londinese o la Carta Erba che nasce dalla fibra dei campi da golf. Quest'ultima è anche esempio del cambio di strategia del Gruppo che, come ci racconta in questa intervista il CEO Lorenzo Marzotto, vede l'avvicinamento a un'economia circolare,con l’utilizzo di fonti di energia più pulita e rinnovabile, la riduzione dei consumi e degli sprechi e l'attenzione sul fine vita e riciclo dei prodotti. 

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Qual è la visione che ispira Mosaico Specialty Papers?

Le carte speciali sono nate essenzialmente dalla fusione Marchi - Burgo, due gruppi cartai, che si è realizzata nel 2004.

Quando dovemmo creare un nome per questa società fu trovato, secondo me felicemente, questo: Mosaico. Tanti piccoli pezzi che insieme formano un quadro, una bellezza. Questo messaggio, questo senso è anche quello che noi ancora oggi trasmettiamo, perché sentiamo molto forte questa sensibilità di essere sia portatori di una tradizione di carte speciali e di bellezza, sia di avere questa missione di mettere insieme tanti tasselli, raccogliere un'esigenza del mercato e soddisfarla su basi di capacità competitiva.

Noi sentiamo questa capacità competitiva come frutto della coesione, dell'impegno, del lavoro di team che nelle carte speciali, più che per altre, è fondamentale. È fondamentale che la funzione commerciale visiti lo stabilimento di produzione, che lo stabilimento di produzione capisca l'esigenza e che da questa interazione di queste due funzioni fondamentali del ciclo attivo di produzione venga capito qual è la strada, qual è il progetto, qual è il prodotto che si deve produrre e qual è l’esigenza del mercato che lo sta chiedendo.

Non si può non vivere il mercato delle carte speciali come un qualcosa in continua evoluzione. L'esigenza che c'è oggi non c’era dieci anni fa; quella che c'è oggi, tra dieci anni può essere che non ci sia più. Per questo io credo che Mosaico e l'Italia rappresentino una presenza importante nel mercato, che sia una nostra capacità essere flessibili, di essere un Gruppo che è consapevole di questa necessità e che sempre cerca di interpretare la domanda del mercato.

La visione e la missione di Mosaico non può essere disgiunta dalla missione e dalla visione del gruppo Burgo. 

Il gruppo Burgo soltanto 15 anni fa produceva quasi 3 milioni di tonnellate di carta. Dal 2007 in poi, il mercato delle carte cosiddette commodity o da scrivere e stampa ha conosciuto, come sapete, a causa dell'ingresso poderoso delle nuove tecnologie e di Internet, un continuo progressivo calo della domanda.

Ecco che Mosaico ha acquisito un'ulteriore missione: quella di utilizzare il know-how cartario, senz'altro, ma anche la capacità produttiva di Burgo Group, cercando di portare più carte, nuove carte e di utilizzare la capacità produttiva di Burgo per creare nuove famiglie e nuovi tipi di carta.

Cosa intendiamo quando parliamo di Carte Speciali?

Cominciamo dalle carte per l'imballaggio, soprattutto per l'imballaggio alimentare di bassa grammatura. Abbiamo carte per accoppiamento con alluminio o politene e frontali per le etichette adesive, abbiamo carte per le shopping bags, per le etichette, per l'etichetta resistente a umido, per involti del burro o della farina.

Un'altra carta che mi piace ricordare perché proprio di nicchia è un Flame Board, come lo chiamiamo noi, cioè un cartoncino resistente al fuoco. Questo, per esempio, è venduto soltanto nel mercato inglese, dove le metropolitane di Londra, la London Underground, hanno richiesto che le carte utilizzate all'interno della metropolitana non siano infiammabili. Quindi bisogna aggiungere una chimica veramente speciale, in modo che una carta possa sì annerirsi, ma non possa far propagare le fiamme, ed essere quindi resistente alla fiamma.

Chiaramente una carta così è molto speciale e fuori da Mosaico possiamo trovare forse un concorrente, perché, come dicevo, trattasi di carte molto customizzate su mercati veramente piccoli e di nicchia.

Quanto è ampio il mercato delle Carte Speciali in Italia e in Europa?

La stessa classificazione di carte speciali non poggia su una definizione certa. Se includiamo tra le carte speciali anche i cartoncini patinati o carte di questa natura che sono prodotte quasi tutte in Scandinavia, il mercato di carte speciali può anche superare i 20 milioni di tonnellate. Se però parliamo di carte speciali come le intendiamo noi, dove i mercati di sbocco sono relativamente piccoli, senz’altro i numeri sono molto più ridotti.

Perché il lavoro di Ricerca e Sviluppo è così importante per Mosaico?

In Mosaico, naturalmente, è fondamentale un'attività intensa e appassionata di ricerca e sviluppo. Spesso l'esigenza viene da una richiesta del mercato o di alcuni clienti. A volte, invece, è la nostra risposta a un problema che troviamo sul mercato. A volte sono anche strade che precedentemente nessuno aveva battuto oppure che qualcuno aveva considerato e poi abbandonato.

A questo appartiene, per esempio, lo sviluppo della cosiddetta Carta Erba, una carta che nasce dalle nostre carte tradizionali ma vede nell'impasto la sostituzione di una parte di cellulosa con una parte di erba, cioè fibra raccolta dallo sfalcio dei campi da golf, che poi viene trasformata in piccoli pellet che vengono trasportati in cartiera e poi vanno a far parte del prodotto carta erba.

Quali passi sta facendo Mosaico in un'ottica di economia circolare?

Mosaico, come tutto il gruppo Burgo, sta anche investendo molto su tutti i fronti della transizione ecologica, quindi siamo passati sicuramente al gas come energia più pulita del carbone, energia elettrica. Poi pannelli solari, stiamo cercando di metterli ovunque sia possibile.

Sul lato energia stiamo cercando di ridurre i consumi e di eliminare gli sprechi. Consumare meno acqua, portare in discarica il meno possibile o niente e quindi realizzare quella che chiamiamo energia circolare.

Nella nostra cartiera di Chiampo siamo riusciti a recuperare i manifesti retro blu che precedentemente non si potevano riciclare, grazie a un'innovazione tecnologica di processo che consente di riutilizzare anche gli scarti apparentemente non riciclabili attraverso un impianto che li sappia dosare nel riciclaggio.

Le grandi multinazionali sono attentissime che i loro fornitori, cioè le cartiere, sposino questa mentalità di riciclare e di andare verso le esigenze della domanda di mercato, che per noi è sempre la domanda delle giovani generazioni.

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